LE COSE PEGGIORI CHE MI SON CAPITATE (durante una festa) - 3° Episodio
Questo è un altro episodio, precisamente il terzo tra quelli che riguardano le cose peggiori che mi son capitate ad una festa.
Dove per peggiore non intendo aneddoti necessariamente finiti male o con risse, violenza, danni a cose o persone…. Ma episodi assurdi, strani, destabilizzanti, che però mi hanno insegnato qualcosa.
Questo che sto per raccontarti avveniva verso la fine degli anni ‘90.
Ero stato chiamato da un amico che aveva un’Agenzia di animazione e spettacolo, per andare a sostituire un pianista per una festa privata. Il suo musicista di fiducia aveva avuto un contrattempo ed il mio amico mi chiamò all’ultimo momento il giorno precedente chiedendomi se ero libero per fargli questo favore d’urgenza. Si trattava di andare a casa di una signora che faceva una festicciola per il suo 80esimo comleanno, con delle amiche, tutte coetanee. Aveva chiesto un’ora in tutto di musica.
Io sorrisi e accettai, non mi era mai capitata una festa simile. E la sera mi preparai alcuni brani di repertorio classico italiano e straniero.
Il giorno seguente io arrivai lì solo con dei fogli con i testi, sapendo che avrei trovato un pianoforte. La scaletta che avevo pensato per accompagnare ed intrattenere musicalmente le anziane signore prevedeva un repertorio classico, canzoni melodiche, canzoni napoletane, “spingendosi” fino ad un Baglioni o un Frank Sinatra, qualche canzone anni’60 (che comunque corrispondeva ad una loro età già adulta). Più indietro avrei avuto dei problemi con il repertorio.
La padrona di casa, nonchè festeggiata, mi accolse cortese ma non troppo gioviale e mi disse, “faccia, faccia…, noi la ascoltiamo”. E si sedette sul divano alle mie spalle con le amiche presenti. Quindi mi misi inizialmente a suonare qualcosa di sottofondo.
Loro erano 5 in tutto. Bevevano il loro tè, e non sembravano gradire più di tanto. Quindi pian piano inserii il cantato con il repertorio che immaginavo potesse coinvolgerle. Ma continuavo a percepire un distacco. Finivano i brani, e non c’era nè silenzio nè applausi o commenti. Semplicemente continuavano a sorseggiare tè e a parlare sommessamente tra di loro. Ero demoralizzato ma, pensai, hanno anche 80 anni, il loro apprezzamento sarà silenzioso e moderato. Feci altri brani con volume ed intensità crescenti, e poi un altro con grande pathos…., durante il quale sentii la padrona di casa alzarsi dal divano…. sentivo i passi lenti…si avvicinò a me e durante l’esecuzione della canzone, da dietro mise le sue mani sulle mie braccia. Le fermò e gridò : E ADESSO MACAREEENAAA!!! ……
A quell’annuncio le anziane amiche si alzarono tutte insieme in piedi festose emettendo qualcosa di simile ad un urlo da 13enne ad un concerto della boyband del cuore, ma proporzionato all’età. e mentre mi giravo impietrito e confuso le vedevo in piedi con le braccia in aria a roteare i palmi.
Ricordo che per l’incredulità e l’imbarazzo cominciai subito ad eseguire la Macarena (che con un pianoforte senza effetti o ritmica non è proprio una cosa semplice) e loro cominciarono a ballare, impazzite. Insomma, passarono altri 20 minuti buoni con un repertorio più da pianoBar in una discoteca, con hit internazionali (ricordo l’euforia con Mambo N. 5 e Un dos tres di Ricky Martin….) per poi pian piano esaurire la loro strabiliante carica e rimettersi a sedere e a mangiare pasticcini con tè.
Portato a termine l’impegno preso, io esausto e ancora incredulo mi alzai. Salutai e mi incamminai verso la porta accompagnato dalla festeggiata neo 80 anne che sull’uscio mi diede la busta con il compenso pattuito con l’agenzia e in mano una mancia per il gradimento (penso solo della seconda parte della “serata”) dicendomi: Lei è riuscito a farci divertire, complimenti!
Uscii da quella casa, divertito, orgoglioso della nuova esperienza e con l’insegnamento che bisogna sempre capire i gusti e le attitudini di chi festeggia, percepire l’umore e la volontà del pubblico presente, senza procedere solo con clichè, perchè analizzando bene le singole situazioni, si può cambiare l’esito e la memoria di una festa.
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Ci vediamo nel prossimo video!