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S. Valentino: la Festa degli innamorati.

Il 14 febbraio, giorno della festa degli innamorati, è prossimo.  

E se fai parte di una coppia ci starai già pensando per fare qualche sorpresa o regalo.  

Ma sai perché a S. Valentino, in buona parte del mondo, tutte le coppie festeggiano il loro amore? 

ORIGINE DELLA FESTA 

Beh, sembra che nel Medioevo sia in Inghilterra che in Francia  il 14 febbraio fosse considerato il giorno dell’inizio della stagione degli amori tra i volatili. E la data, col tempo venne associata a tutte le coppie e all’amore in generale.    

Ma partiamo da qualche dato storico un po’ più di spessore. 

La tradizione di San Valentino come festa degli innamorati, risale all’epoca romana, nel 496 d. C., quando il papa Gelasio I decise di eliminare la festa dei Lupercalia , gli antichi riti pagani che prima dell’avvento del Cristianesimo, venivano celebrati il 15 Febbraio ed erano legati alla fertilità dei campi ed al ciclo di vita della natura. 

Ma col tempo alcune pratiche per propiziare la fertilità diventarono molto legate alla sessualità umana e quindi lontane dalla visione cristiana dell’amore. 

Fino a quando per i Papi la cosa divenne insostenibile e ci pensò appunto Gelasio I a bandirle definitivamente. 

Per mantenere in qualche modo la “Festa dell’amore” ma con canoni più idonei alla  cristianità, decise di spostarla al giorno precedente – dedicato a San Valentino – facendolo diventare in un certo modo il protettore degli innamorati.

Sì, ma perchè il 14 febbraio era il giorno dedicato a S. Valentino? 

CHI ERA SAN VALENTINO? 

San Valentino nato nel 176 circa a Terni, città di cui  fu vescovo, oltre a dedicare la sua vita alla carità ed all’umiltà, sembra avesse a cuore il bene degli innamorati, li proteggeva, li incoraggiava al matrimonio e a mettere al mondo dei figli.  Si racconta che un giorno vedendo una coppia litigare, donò loro un fiore per farli riappacificare (da qui l’usanza tramandata di regalare fiori a S. Valentino). 

Il problema è che il vescovo era così devoto al concetto di amore, che celebrò in segreto il matrimonio tra un legionario romano ed una giovane cristiana. L’atto fu considerato sacrilego dalle autorità (evidentemente non cristiane) e San Valentino fu decapitato il 14 febbraio del 273.      

Per questo la Chiesa qualche tempo dopo riconobbe al Santo la dedizione a tutti gli innamorati, celebrando la loro la festa nella data della sua morte.   ( Allegria !! ) 

A consolidare il suo ruolo di patrono dell’amore ci pensò Geoffrey Chaucer che alla fine del 1300 in un suo poema, associa il  fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia il 14 di Febbraio, al giorno di San Valentino e a Cupido. 

AMORE E ARTE 

Cupido lo troviamo ovunque a San Valentino, nel mondo dell’amore e anche in quello dell’arte… 

In realtà Nasce come dio greco dell’amore col nome di Eros, poi con i romani diventato Cupido (che vuol dire desiderio). 

Lo troviamo raffigurato in   

Amore e Psiche, scultura di Antonio Canova, dove il giovane dio per un piccolo incidente sul lavoro, si innamora della bellissima fanciulla Psiche;  praticamente sbaglia a scoccare la sua freccia e diventa lui l’innamorato. (Che poi , detto tra noi, innamorarsi di una che si chiama Psiche….già non promette benissimo…).

 Poi l’immagine di Cupido è cambiata nel corso della storia dell’arte e la sua iconografia più nota è quella di piccolo angelo dai capelli d’oro, a volte bendato, e sempre armato di arco e frecce….fino poi alla versione moderna di BANSKY. 

Diciamo che l’arte, in tutte le sue forme,  da sempre si è nutrita dell’argomento AMORE 

NELLA MUSICA:  neanche inizio ad elencare le canzoni che contengono questa parola …. che oltre che ad essere una delle principali fonti di ispirazione, ha anche delle rime semplicissime e superabusate: basta pensare a “Dammi tre parole…sole, cuore, amore…. dammi un bacio che non fa parlare….

A proposito di baci: nella pittura due tra i più famosi sono: 

“Il bacio” di Hayez e  “il bacio” di Klimt, mentre un quadro coniugale amoroso è “il  Compleanno” di Chagall, Che lo stesso pittore dedica alla moglie Bella che sta ornando la casa con dei fiori per celebrare il compleanno dell’amato. 

COME SI FESTEGGIA? USANZE? 

Ok, ma tornando alla festa dell’amore, come si festeggia? Quali sono le usanze?

In passato, soprattutto nei paesi anglosassoni, si usava molto lo Scambio di Biglietti amorosi, detti anche Valentine, che avevano la forma del cuore, della colomba, l’immagine di Cupido…. 

Ma c’era anche la curiosa usanza, in epoca vittoriana, di spedire un biglietto non d’amore….. ma per comunicare il proprio disinteresse nei confronti di un ammiratore non corrisposto o esprimere il proprio disprezzo per qualcuno.

Lo si faceva con i Vinegar Valentine, letteralmente: “Valentino all’aceto”. Biglietti volutamente offensivi, cattivi. Per chi non sapeva scrivere o non era in grado di formulare il suo disprezzo, potevano essere acquistati già pronti: con poesie sarcastiche e caricature  e i più sadici li spedivano in modo anonimo, così il destinatario doveva immaginare chi lo odiava e come se non bastasse, quando riceveva il biglietto doveva sobbarcarsi le spese di spedizione (veramente una bastardata!).

Insomma come trasformare San Valentino da festa dell’amore a festa dell’insulto libero e dell’odio represso. 

Un po’ una festa degli antenati degli Haters. 

Comunque poi i Vinegar Valentine vennero aboliti e restò solo lo scambio di biglietti d’amore, che diventò sempre più un business commerciale in tutto l’Occidente .

A questo si aggiunse Lo scambio di regali
i più classici: scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.  
Ad oggi la tradizione di San Valentino è abbastanza livellata in tutto il mondo, ma restano delle peculiarità. Ad esempio:
in Giappone sono le donne a dover regalare una scatola di cioccolatini agli uomini e non per forza ai fidanzati, ma anche colleghi, amici. 
In Sud America, invece, il 14 febbraio, come anche in Finlandia  si festeggia il “giorno degli amici”, cioè si celebra l’affetto e l’amore che si prova per gli amici, non solo per gli innamorati.
MODI DI FESTEGGIARE  
In una coppia, i modi per festeggiare (oltre i regali materiali e altre forme di intrattenimento che non hanno bisogno di suggerimenti), son tanti.
Viaggi e soggiorni in posti speciali, cene di lusso, passeggiate a cavallo, gita a vela o cena in baita, discoteche, concerti, etc..  

Tutte opzioni fattibili o meno in base a interessi personali, gusti, possibilità economiche e momenti…. tipo questo (Pandemia globale da Covid 19)…  dove molte idee di festeggiamento sono precluse. 

Che resta da fare?  Purtroppo niente cene di San Valentino al ristorante come gli altri anni, ma quest’anno SAN VALENTINO cade di DOMENICA! Si potrebbe fare un bel pranzo fuori casa,  magari in qualche borgo o posto naturalistico nelle vicinanze, sperando in una bella giornata. 

Potreste organizzare una sorpresa per una serenata (vedi mio video sull’argomento). 

Altrimenti preparare con un po’ di gusto e magia una CENA ROMANTICA A CASA!

 CUCINANDO voi, separatamente o insieme un menù speciale, con ingredienti particolari che soddisfino i gusti di entrambi (è DOMENICA, non avete scusanti per il tempo da dedicarci). 

Ma se proprio proprio non vi va o non vi sentite in grado,  

ORDINANDO una cena al AL VOSTRO RISTORANTE PREFERITO, a quello che volevate provare, a quello di un’occasione speciale, anche stellato,…. troverete sicuramente un’ampia proposta di menù di S. Valentino in Delivery. 

In entrambi i casi, tenete in considerazione due elementi immancabili: un buon vino, (da farvi consigliare da una vineria di fiducia in abbinamento al menù), e poi sia che cuciniate voi, sia che chiediate al ristorante, utilizzate ingredienti “adatti a San Valentino”, ovvero    AFRODISIACI.       In rete trovate innumerevoli ricette o spiegazioni scientifiche o popolari sui cibi che hanno queste virtù. Tra i più noti :    

Ostriche (abbinate allo champagne) 

Astice e Aragosta

Ricci di mare      che è pure stagione giusta 

Tu dirai: “Vabbè, ma oltre alla virtù eccitante, hanno pure quella impoverente !!!”

Beh, giusto. Ma ci sono anche dei cibi afrodisiaci naturali a costi accessibilissimi:

molluschi più comuni come cozze, vongole e capesante,

lo  zenzero, il Viagra naturale cinese, 

o quello italiano, il peperoncino, che viene subito associato alla passione 

le Uova nei piatti dolci e salati .

Ma potrei citare anche lo zafferano, gli asparagi, l’avocado e molti altri,  senza dimenticare sua maestà il cioccolato

 Per concludere: 

chi non festeggia il 14 febbraio perchè single, ha l’occasione il giorno dopo, quando si celebra SAN FAUSTINO,

FESTA DEI SINGLE.

Festa di quelli in cerca della propria metà e di quelli che proprio  non ne vogliono sapere.

Il motivo per cui la festa dedicata ai “non innamorati” è intestata a San Faustino, il giorno dopo San Valentino, è un mix di leggende popolari e dicerie.  

Forse la più credibile deriva dal suo nome latino che significa “favorevole”, quindi di buon auspicio  per chi aspetta questa festa sperando di trovare l’anima gemella.

In tempi non pandemici San Faustino è infatti la serata delle feste antagoniste al San Valentino per tutti i single che vogliono incontrare il futuro o futura partner o semplicemente divertirsi. 

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Che tipo di Festa sei? https://www.comefarefesta.it/che-tipo-di-festa-sei/ Tue, 09 Feb 2021 00:16:37 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=610 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK Che tipo di Festa sei? Buongiorno da Come Fare Festa, io sono Daniele!  Hai presente i giochini/test che vanno ora sui social?  Che verdura sei?, che frutto sei?, che animale sei?,….tutte cose che difficilmente potresti diventare (fortunatamente!).  Ma, volendo assecondare questo tipo di passatempo, se dovessi dare un aggettivo […]

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Che tipo di Festa sei?

Buongiorno da Come Fare Festa, io sono Daniele! 

Hai presente i giochini/test che vanno ora sui social? 

Che verdura sei?, che frutto sei?, che animale sei?,….tutte cose che difficilmente potresti diventare (fortunatamente!). 

Ma, volendo assecondare questo tipo di passatempo, se dovessi dare un aggettivo ad una festa, Tu che tipo di festa saresti? che stile di festa ti piace? 

…sicuramente la musica ed il cinema ci hanno fornito degli spunti, degli esempi in alcuni casi dei CULT che ci riportano a vari diversi ideali di festa.

Fra i tanti stili, io ho fatto una lista di possibilità ..

Vediamo quella che ti somiglia di più:

Forse una festa in una villa storica, un circolo chic ed elegante,  una residenza regale…..insomma la tua festa ideale è una 

  • 1) FESTA DI GALA      

Tipo i ballo della Principessa Sissi o nel film Orgoglio e Pregiudizio (vedi il video) 

O magari ami le atmosfere più legate alle musiche e alle danze popolari, etniche, cioè molto caratterizzate in alcune zone del mondo. Alcuni esempi? 

  • 2) FESTA FOLK 

– Musica Balcanica/Gipsy

– Musiche e danze greche

– Musiche e balli irlandesi (tipo quelle della 3a classe del Titanic, magari con epilogo  più gioioso!)

– Musica Country

– Ballo e musica Reggae con Dance hall all’aperto

– Feste Black/Hip hop ….

Il tuo stile potrebbe essere invece legato ad atmosfere dei decenni passati; immagina feste in teatri con spettacoli di burlesque oppure ptilosi bistrot o ancora sale da ballo con gruppi che suonano le canzoni di moda di quell’epoca:

  • 3) FESTA RETRO’/ VINTAGE :

– Anni ’30/’40 con jazz swing di sottofondo e balletti inconfondibili  

– Anni ’50 o Anni ’60 tipo le feste dei College in “Grease” o Ritorno al Futuro o ancora i nostri Piano Bar con Peppino di Capri ed i Twist.. 

Chiaro è che lo stile vintage vale anche per i decenni successivi. Ma altrettanto chiaro è che sul gusto di una festa influisce molto l’età. Probabilmente se hai tra i 18 ed i 25 anni il tipo di festa che avrai in mente sarà quella tipo 

  • 4) FESTA  TIPO COLLEGE AMERICANO  

ovvero ambientata in  discoteca sulla spiaggia o dentro una villa con piscina, dove comunque gli ingredienti principali saranno musica a palla, tanto alcol e divertimento senza freni. Gli esempi visivi sarebbero ti porterebbero a qualcosa che somiglia a un party a Ibiza, a Mikonos, o in un College Americano tipo American Pie!!

Ma anche la tradizione non passa mai di moda e magari tu apprezzi di più una 

  • 5) FESTA DI PAESE 

una festa in campagna, una manifestazione di piazza, una sagra popolare, fatta di mangiate sane, di musica da cantare e ballare, ridendo (guarda il video https://www.youtube.com/watch?v=HxqGg43s23w&t=61s )

Alcuni invece non riescono a resistere al fascino dello sfarzo, dell’ esibizione. Sono i modaioli, quelli a cui piacciono le festone con i vip i personaggi politici, lo sfarzo. Sul modello Hollywoodiano. Se ti senti così, il tuo ideale è la   

  • 6) GRANDE FESTA Quelle tipo il film “La grande bellezza” o “Il Grande Gatsby” 

O per concludere, magari il tuo ideale di festa è quello più “trendy” in assoluto in questo momento: 

  • 7) FESTA CON VIDEOPARTY     

Beh, io penso che per quanto si siano fatte in quest’ultimo periodo come unica alternativa alla normalità,  io non credo che nessuno abbia come IDEALE di festa un party on line…. 

In ogni caso, leggendo (e guardando il video) hai ragionato su Che tipo di Festa sei? 

Ti sarà utile per la prossima che vorrai organizzare. 

Se invece sei proprio alla ricerca di qualche consiglio per la realizzazione della tua prossima festa, ovvero la ricerca della location idonea o della soluzione musicale più adatta, puoi fare due cose:

  1. puoi guardare tra gli argomenti già trattati nei video passati, se trovi la risposta alle tue domande o curiosità; basta  ISCRIVERSI al canale You Tube o alla Pagina Facebook di Come Fare Festa;   è semplice e gratuito! 

o, se non hai proprio tempo, 

  1. puoi scrivermi direttamente sul sito COME FARE FESTA  andando nella sezione CONTATTI  dove puoi inviarmi messaggio sia tramite form che tramite whatsapp. Così potrò darti risposte dirette e personalizzate.  

Ci vediamo nel prossimo video!

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5 cose da sapere sul CARNEVALE: https://www.comefarefesta.it/5-cose-da-sapere-sul-carnevale/ Sat, 23 Jan 2021 21:05:12 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=594 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK 5 cose da sapere sul CARNEVALE: Ecco le 5 cose da sapere sul CARNEVALE: 1) PERCHE’ SI CHIAMA COSI’   ORIGINE DEL NOME: La parola “CARNEVALE” deriva da termini latini dei primi secoli del Cristianesimo come :  “carnem levare”, “carne levamen” o proprio “carne vale” che, anche se con traduzioni […]

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5 cose da sapere sul CARNEVALE:

Ecco le 5 cose da sapere sul CARNEVALE:

  • 1) PERCHE’ SI CHIAMA COSI’  

ORIGINE DEL NOME:

La parola “CARNEVALE” deriva da termini latini dei primi secoli del Cristianesimo come : 

“carnem levare”, “carne levamen” o proprio “carne vale” che, anche se con traduzioni leggermente differenti, stavano tutte ad indicare la rinuncia al mangiare carne.

Questo era ciò che si diceva durante il lauto banchetto che si teneva il giorno prima dell’inizio della Quaresima, cioè quel periodo di 40 giorni di astinenza e digiuno che inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina con la Pasqua. Ecco perchè l’ultimo giorno del Carnevale si chiama Martedì grasso.    

Altri termini da cui deriva il nome del Carnevale sono :

“carrus navalis” cioè indicava il corteo nel quale sfilava una nave su ruote, praticamente un carro propiziatorio, pieno di ghirlande di fiori, allestito dai pescatori. 

O anche “Carnualia”  che indicava “giochi campagnoli”. 

Insomma il Carnevale da sempre è sinonimo di festeggiamenti, tanto cibo e divertimento sfrenato necessario, prima delle privazioni.

ORIGINE DELLA FESTA

I caratteri della celebrazione del Carnevale hanno origini in festività molto antiche, come le dionisiache greche o i saturnali romani, durante le quali era tradizione che si invertissero i consueti ruoli gerarchici tra padrone e schiavo, permettendo quindi un temporaneo “mondo alla rovescia“; un periodo di festa durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, e si tolleravano scherzi, trasgressioni, sfoghi, eccessi e dissolutezza prima del ripristino dell’ordine costituito.

Quindi il Carnevale, tra riti pagani e Cristianesimo, è radicato nella nostra cultura. Tant’è che molti sono i Cognomi derivanti da questa festa: 

Carnevale, Carnevali e Carnovale sono cognomi presente in tutta Italia, con prevalenza al Sud. Poi c’è Carnovali in Lombardia e altre varianti come Carlevari, Carlevarini e Carnasciali presente in Toscana.

  • 2) QUANDO INIZIA? (e come si calcola?)

In alcuni paesi d’Italia l’inizio del Carnevale si fa coincidere con la festa di S.Antonio Abate, il 17 gennaio.  Ma convenzionalmente la data di inizio del periodo di Carnevale cambia ogni anno perchè è legata a quella della Domenica di Pasqua che viene stabilita con un calcolo basato sul primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (21 marzo). Quindi la Pasqua cade ogni anno in una data diversa, compresa tra il 21 marzo e il 25 aprile. E il  periodo del Carnevale inizia circa 70 giorni prima della Pasqua. 

Nel 2021 la Pasqua sarà il 4 Aprile. La settimana clou di Carnevale sarà dal Giovedì grasso -l’11 febbraio- fino al 16/2 Martedì grasso, che è l’ultimo giorno. Da mercoledì 17 infatti inizierà la  Quaresima

In questa settimana le attività di festa son tante (quest’anno probabilmente si salteranno): Private, per grandi e piccoli e Pubbliche. E tutte hanno in comune l’elemento caratterizzante che è da sempre la MASCHERA.

Proprio per retaggio storico, il  travestimento ha il significato simbolico di CAMBIO RUOLO, che consentiva di essere chiunque, e inoltre NASCONDEVA il volto impedendo quindi l’identificazione  in caso di atti impuri, o scherzi esagerati. Tra qualche riga  parleremo anche dei diversi tipi di maschera, dalle più antiche e tradizionali alle più moderne. Intanto vediamo : 

  • 3) QUALI SONO I CARNEVALI PIU’ FAMOSI?

Nonostante la festa del Carnevale negli ultimi anni sia stata un po’ superata dalla moda più recente di Halloween, in Italia la tradizione è ancora molto sentita in alcune città. Ecco i Carnevali più noti: 

Lo Storico Carnevale di Ivrea, uno tra i più antichi al mondo, famoso per la Battaglia delle Arance, dove le squadre di Aranceri a piedi (ossia il popolo) difendono le loro piazze dagli aranceri su carri (ossia l’esercito) a colpi di arance. 

Carnevale di Venezia

Uno dei più suggestivi per storia e per ambientazione ovviamente, che ha ripreso recentemente la sua secolare tradizione che da fine ‘700 fu interrotta durante le occupazioni prima francese e poi austriaca. Ed è ormai un’attrazione turistica. 

Il Carnevale di Mamoiada è “uno degli eventi più celebri del folclore sardo” con le sue caratteristiche maschere, tra cui i  Mamuthones: vestiti col pellicce scure e con campanacci appesi alla schiena. 

Famosi per i loro carri allegorici sono i Carnevali di 

 Carnevale di Putignano, Carnevale di Viareggio, Carnevale di Acireale

molto noti sia in Italia che all’estero. 

A proposito di “estero”, tra i Carnevali più famosi al di fuori dell’Italia, c’è sicuramente 

il CARNEVALE DI RIO     che dura cinque giorni dal venerdì al martedì grasso, con le sfilate delle scuole di Samba in tutta la città e al Sambodromo. 

E’ visto da milioni di persone in tutto il mondo. Tra l’altro la tradizione dei balli, le piume, i travestimenti e la samba hanno una storia affascinante. 

Perchè l’origine è africana. Il Portogallo, nel periodo coloniale, portò in Brasile molti schiavi  dall’Africa. Ma portò anche la tradizione carnevalesca di origine europea (ma più che altro italiana). Questi schiavi nelle loro tradizioni e festeggiamenti usavano molti travestimenti fatti con piume, maschere, ossa, pietre ed erano soliti danzare. E la Samba è proprio originaria dell’Africa. Con l’abolizione della schiavitù, queste usanze si trasferirono con gli anni nei grandi festeggiamenti del Carnevale brasiliano, diventandone poi un tratto distintivo.  

  • 4) LE MASCHERE DI CARNEVALE (da quelle più tradizionali a quelle più moderne)

Ma veniamo alle maschere. 

Tutti da bambini siamo stati mascherati (dico siamo stati perchè l’atto era abbastanza unilaterale). I costumi possono essere tantissimi. Diciamo che in Italia ci sono delle maschere che fanno parte della tradizione carnevalesca:

Arlecchino, Colombina, Pantalone e Pulcinella sono solo alcune delle più famose e arrivano dalla Commedia dell’Arte. Hanno una connotazione regionale e caratteriale molto marcata, oltre a vestiti molto riconoscibili. 

Arlecchino, con il suo inconfondibile abito fatto di pezze colorate, Pulcinella con al sua casacca bianca e la maschera nera col naso adunco; una delle maschere più celebri e amate, collegata iconicamente a Napoli. 

Ma poi ci sono le maschere un po’ più moderne.

Per i bambini:

SUPEREROI :  Uomo Ragno, Batman, Hulk, Superman.. 

FIABE o PERSONAGGI DISNEY: Principe azzurro, Biancaneve, Cenerentola, Strega cattiva, la Fatina, Pinocchio, Cappuccetto rosso, e una volta anche Minnie e Topolino ..

ANIMALI: Leone , Gatto, topo, Ape… 

Un po’ più recenti sono: Harry Potter, Sirenetta, Gormiti, Winx, Pokemon, Ninja e addirittura i banditi della Casa di Carta (con la faccia di Salvadori Dalì). 

E poi ci sono quelle sia per bambini che per grandi:

EROI DEI FILM O DELLA TV : Zorro, Pirata, Moschettiere, Sceriffo o Indiano, e tutti i personaggi di Star Wars ….

CARTONI: Flinstone’s, Simpson’s.. 

MESTIERI (diciamo così) : Medico, Torero, Centurione, Pompiere..

RELIGIOSI: Cardinale, Angelo, Suora e immancabilmente Diavolo.. 

HORROR: Freddie Krueger o Jason ed altre.. 

Oltre che mascherandosi, in che altro modo si festeggia il Carnevale? 

Ovviamente…MANGIANDO! 

  • 5) DOLCI TIPICI (e altre usanze) 

Sembra che il Carnevale non ammetta dolci che non siano fritti nello strutto, o fatti con strutto, burro, uova…… Ecco quindi le Frappe, o chiacchiere, o Bugie, o Cenci, che cambiano il nome in ogni regione ma la sostanza rimane sempre la stessa: una striscia di pasta fritta, coperta da zucchero a velo e miele.

Poi ci sono le zeppole, castagnole, frittelle, krapfen, tortelli dolci, sanguinaccio, migliaccio…insomma una carrellata di meraviglie del palato, tutte rigorosamente nocive! 

Come contorno alla festa, alle maschere e al cibo, si usa lanciare in aria o sulle persone le cosiddette stelle filanti ed i coriandoli. Questi ultimi prendono il nome dall’usanza rinascimentale di lanciare confetti, spesso composti da semi di coriandolo ricoperti di zucchero, durante feste, matrimoni e Carnevale, in segno di gioia e abbondanza.  

Insomma il Carnevale ha una storia importante e non poteva quindi mancare un detto popolare. Il più famoso è sicuramente: “A Carnevale ogni scherzo vale”, nel quale detto penso rientrasse anche il conseguente trauma infantile di alcuni  imbarazzanti costumi di Carnevale che le nostre mamme ci hanno imposto da bambini.  Trauma spesso riportato in vita da sbiadite foto vintage.

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ANNIVERSARI DI MATRIMONIO https://www.comefarefesta.it/i-nomi-di-tutti-gli-anniversari/ Thu, 07 Jan 2021 23:42:15 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=582 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK ANNIVERSARI DI MATRIMONIO EVVIVA GLI SPOSI!!! Lancio del riso, festa, luna di miele e poi…….. Poi si prosegue con la vita di tutti i giorni. Ma, passato un anno da quella data, NON CI SI PUO’ SCORDARE della ricorrenza !  Come direbbe Maurizio Battista in un suo noto Sketch: […]

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ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

EVVIVA GLI SPOSI!!!

Lancio del riso, festa, luna di miele e poi……..

Poi si prosegue con la vita di tutti i giorni. Ma, passato un anno da quella data, NON CI SI PUO’ SCORDARE della ricorrenza ! 

Come direbbe Maurizio Battista in un suo noto Sketch: “Aaah, perchè pensi che te la scordi quella giornata…?”

Battute a parte, 

in realtà l’anniversario di matrimonio è la ricorrenza annuale di un evento degno di essere ricordato con importanza crescente, proporzionale al passare del tempo.

Tutti conoscono le nozze d’argento e le nozze d’oro, simbolo di traguardi importanti della vita insieme. Ma in pochi ricordano tutte le altre ricorrenze, non meno importanti nella vita di una coppia, perchè dimostrazione di ciò che si costruisce e della dedizione reciproca messa in atto nella vita coniugale giorno dopo giorno, anno dopo anno. 

Questo significa che ogni anniversario di matrimonio ha un nome tutto suo, associato ogni anno ad un diverso materiale, che si fa più prezioso e resistente col passare degli anni. 

Ecco che si festeggiano quindi le NOZZE DI CARTA il primo anno, quelle DI COTONE il secondo, per arrivare al LEGNO con i 5 anni ma poi ci sono i 10, i 20, i 30 ANNI….e la lista arriva fino ai 100!!   

La tradizione di conferire un nome e un significato ad ogni anniversario di matrimonio è nata in Germania durante il Medioevo, quando le famiglie della coppia regalavano alla festeggiata una corona d’argento per i 25 anni di matrimonio e una corona d’oro per i 50 anni. 

Ma oltre a ORO e ARGENTO, c’è una lista precisa di materiali abbinati alle nozze, che cambiano di anno in anno. 

La lista proviene da un libro del 1922 della scrittrice americana Emily Post dal titolo: “Etiquette in Society, in Business, in Pòlitics and at Home”, (una sorta di Galateo) dove l’autrice abbinò ad ogni anniversario di matrimonio un materiale differente partendo da quello più comune in casa, come la carta, fino ad arrivare al più pregiato ed ambito, il platino, passando per argento, oro e diamante e molti altri. 

LA LISTA COMPLETA IN FONDO A QUESTA PAGINA

 Questo Abbinamento con i materiali era anche un consiglio per festeggiare gli anniversari con adeguato regalo del materiale corrispondente . 

Il che risulta essere abbastanza facile con il cotone, il cuoio, la lana, la seta, il cristallo……un po’ più complicato quando si tratta di GIAIETTO (27°) o  FELDSPATO (48°) ….quei nomi un po’ tipo la MIRRA dei re Magi (in realtà 2 minerali  abbastanza comuni, rispettivamente di origine vegetale e vulcanica).

Il collegamento con il materiale è rappresentativo del livello di legame raggiunto. 

Ad esempio, il cristallo, appena nominato, che corrisponde per la precisione al 15° anno di matrimonio,  è un materiale puro ma delicato questo a simboleggiare la bellezza dell’unione ma anche la cura e l’attenzione che necessita per essere conservata. Un

regalo azzeccato per questa ricorrenza sono due calici di cristallo da inaugurare magari in una cena romantica, perché anche dopo 15  anni di matrimonio c’è bisogno di attenzioni! 

Il messaggio è che qualsiasi sia l’anno, festeggiate sempre il vostro anniversario di nozze con qualche regalo o sorpresa ….Magari per i traguardi più importanti, come i 10, i 25 e i 50 anni, con una cerimonia vera e propria per rinnovare la promessa. 

Potreste approfittarne per organizzare un’altra meravigliosa festa come quella fatta in passato, affittando una location e chiamando dei musicisti, o regalarvi qualcosa di significativo per voi, festeggiando da soli, in un bel luogo o con una bella passeggiata romantica oppure celebrarlo in compagnia delle persone più care (figli, genitori, fratelli, amici), ma ricordate sempre di celebrarlo! 

In fondo, è solo una volta all’anno ma per chi l’ha fatto e ci crede, ha un significato che vale una vita!

Ecco tutti i nomi degli anniversari di matrimonio, anno per anno:

  • 1° anniversario: nozze di carta
  • 2° anniversario: nozze di cotone
  • 3° anniversario: nozze di cuoio
  • 4° anniversario: nozze di lino o seta
  • 5° anniversario: nozze di legno
  • 6° anniversario: nozze di ferro
  • 7° anniversario: nozze di lana
  • 8° anniversario: nozze di bronzo
  • 9° anniversario: nozze d’argilla
  • 10° anniversario: nozze di alluminio
  • 11° anniversario: nozze d’acero
  • 12° anniversario: nozze di seta
  • 13° anniversario: nozze di pizzo
  • 14° anniversario: nozze d’avorio
  • 15° anniversario: nozze di cristallo
  • 16° anniversario: nozze d’edera
  • 17° anniversario: nozze di viola
  • 18° anniversario: nozze di quarzo
  • 19° anniversario: nozze di caprifoglio
  • 20° anniversario: nozze di porcellana
  • 21° anniversario: nozze di rovere
  • 22° anniversario: nozze di rame
  • 23° anniversario: nozze d’acqua
  • 24° anniversario: nozze di granito
  • 25° anniversario: nozze d’argento
  • 26° anniversario: nozze di rosa
  • 27° anniversario: nozze di giaietto
  • 28° anniversario: nozze d’ambra
  • 29° anniversario: nozze di granito
  • 30° anniversario: nozze di perla
  • 31° anniversario: nozze d’ebano
  • 32° anniversario: nozze di rame
  • 33° anniversario: nozze di stagno
  • 34° anniversario: nozze di ampolla
  • 35° anniversario: nozze di corallo
  • 36° anniversario: nozze di silice
  • 37° anniversario: nozze di pietra
  • 38° anniversario: nozze di giada
  • 39° anniversario: nozze d’agata
  • 40° anniversario: nozze di smeraldo
  • 41° anniversario: nozze di topazio
  • 42° anniversario: nozze di diaspro
  • 43° anniversario: nozze di opale
  • 44° anniversario: nozze di turchese
  • 45° anniversario: nozze di rubino
  • 46° anniversario: nozze di madreperla
  • 47° anniversario: nozze di ametista
  • 48° anniversario: nozze di feldspato
  • 49° anniversario: nozze di zircone
  • 50° anniversario: nozze d’oro
  • 55° anniversario: nozze di smeraldo
  • 60° anniversario: nozze di diamante
  • 65° anniversario: nozze di platino
  • 70° anniversario: nozze di titanio
  • 75° anniversario: nozze di brillante
  • 80° anniversario: nozze di quercia
  • 85° anniversario: nozze di marmo
  • 90° anniversario: nozze di granito
  • 95° anniversario: nozze di onice
  • 100° anniversario: nozze di osso

  • Link collegati: 

    Anniversario di matrimonio 

    Tutti i nomi dell’ anniversario di matrimonio, anno dopo anno 

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Ci vediamo nel prossimo video!

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ANNI 90 https://www.comefarefesta.it/anni-90-dance-moda-look/ Thu, 07 Jan 2021 23:07:07 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=571 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK ANNI 90 Finito il Natale, finisce l’inflazione di anni’80, quella decade che di solito spadroneggia durante le festività natalizie, tra Last Christmas e Una poltrona per due. Ma finisce anche questo 2020, sul quale potremmo spendere mille parole, di cui neanche una gioiosa..  Per respirare un po’ di aria […]

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ANNI 90

Finito il Natale, finisce l’inflazione di anni’80, quella decade che di solito spadroneggia durante le festività natalizie, tra Last Christmas e Una poltrona per due. Ma finisce anche questo 2020, sul quale potremmo spendere mille parole, di cui neanche una gioiosa.. 

Per respirare un po’ di aria di festa in odore di Capodanno, e dei giorni a seguire voglio scavallare gli anni ‘80 e dedicare questo video alla decade successiva…. RICORDIAMO, dopo 30 anni, GLI ANNI 90 !!! 

Sigla!  SCATMAN  

Quel periodo ci ha regalato trash ed anche momenti indimenticabili nella musica, nel cinema, nella moda, nella Dance, nei balli …  che restano nei  ricordi in particolar modo di coloro che oggi hanno 30-40-50 anni.

In Televisione sono gli anni di NON E’ LA RA, IL PRINCIPE DI BEL AIR, BEVERLY HILLS,

MAI DIRE GOL   …

E poi ancora gli anni di FRIENDS, ART ATTACK, DRAGON BALL, insomma…..

GLI ANNI  

Lacrimuccia? 

Anyway, qualunque ricordo ti leghi a quegli anni, è innegabile che siano stati iconici per molte cose. 

Se escludiamo la fissa che c’era di assomigliare ai componenti di quache  boy band 

I WANT IT THAT WAY    con quei balletti agghiaccianti, togliendo le tute acetate o fluo, le canotte e i pantaloni larghi, quegli anni hanno lasciato un’impronta nella musica e nella moda. Sì lo stile anni 90 è tornato di moda in molti dettagli del look e spessissimo è richiesto anche come Dress Code per alcuni eventi. 

Oggi non c’è festa che in qualche modo non riprenda qualcosa dagli anni 90, nella selezione musicale, nel look o negli allestimenti. 

Ricordiamo quindi insieme cosa ci hanno regalato gli anni 90:   

Cominciamo dalle hit dance; quelle che appena le senti ti immergi in una serata di quegli anni …. tipo se io ti faccio sentire questa: 

L’AMOUR TOUJOURS  …certo, qui parliamo del mitico Gigi D’Agostino.

In quegli anni c’erano moltissime produzioni italiane, la cosidetta “Italo dance”  che vendeva tantissimo anche a livello internazionale ed arrivava nelle classifiche europee e veniva ballata ovunque.

Alcuni esempi di hit internazionali famosissime, di produzione italiana:

CHILDREN (Robert Miles)

THE RYTHM OF THE NIGHT 

BABY BABY 

FREED FROM DESIRE   

BLUE (Da Ba Dee) 

UP & DOWN

e poi sempre del grande Gigi Dag ancora oggi balliamo, ovunque: 

BLA BLA BLA

Cioè allora non si poteva star fermi con questi brani ,  ma manco oggi, è impossibile, piacciono a tutti! 

Poi c’erano quelle hit (stavolta non italiane) che erano non solo belle, ma anche ironiche e divertenti 

tipo GROOVE IS IN THE HEART , SATURDAY NIGHT col suo balletto, BOOMBASTIC, e la mitica BARBIE GIRL degli Aqua. 

Di hit dance degli anni 90 c’erano anche quelle in lingua italiana. Ti sfido a non aver ballato queste “Evergreen”: 

TRANQI FUNKY  Con J Ax e Dj Jad ancora insieme come Articolo 31,

NORD SUD OVEST EST  degli 883 anche loro ancora in duo,

50 SPECIAL degli emergenti Luna Pop,

L’OMBELICO DEL MONDO di Jovanotti….

Persino Vasco Rossi fece un brano che è diventato poi una hit da ballare: 

REWIND , che viene messa in feste di ogni età e genere per saltare e cantare. 

Così come tutti conoscono da cantare: 

HANNO UCCISO L’UOMO RAGNO

PIU’ BELLA COSA  

O INTERNAZIONALI:

WONDERWALL degli Oasis; e chissà quante volte avrai cantato questa: 

WHAT’S UP 

Ma anche nel Rock e nelle sue varie forme gli anni 90 hanno dato qualcosa , basta pensare ai Nirvana, I Blur e gli  – Oasis, gli Offspring, i Blink 182 e i    GREEN DAY .  

E infine come dimenticare tutta la dance LATINA 

Da Jennifer Lopez a Ricky Martin e poi a ai Gipsy King ( BAMBOLEO e Baila Baila) e poi 

 i BALLI GRUPPO (odiati o amati) LA VUELTAEL TIBURON, EL MENEAITO, LA MACARENA  per poi finire con : Boooooooobaaaa ( LA BOMBA ) .  

 

Son sicuro che se ti sei messo/a ad ascoltarle, avrai cominciato a muovere la testa a ritmo o avrai battuto il piedino a tempo…., e che tra quelle italiane saprai tutte le parole a memoria di almeno una di queste canzoni; di qualunque anno tu sia! 

Quest’inno agli Anni 90 era per regalarci un po’ di spirito di festa per questo Capodanno dove non potremo andare in qualche locale pe brindare e ballare. 

E allora voglio darti una dritta:  

se vuoi ascoltare migliaia e migliaia di canzoni anni 80, 90, 2000, sigle, cartoni, jingle famosi, mash-up, colonne sonore tutto mixato per creare una traccia senza fine, 24 ore al giorno, tutti i giorni, senza interruzioni, e senza costi,   che ti faranno ballare e ridere allo stesso tempo, scarica la App Dj Osso Radio (per sapere chi è Dj Osso guarda il suo canale YouTube di DJ OSSO o la sua Pagina Facebook). 

 Se ancora non la conosci, è una web radio gratuita che puoi ascoltare sempre, tramite App o anche in streaming dal sito DJ OSSO RADIO . Visto che i locali saranno chiusi, ascoltala mentre festeggi la fine dell’anno, brinda e fatti accompagnare nel prossimo.

Provala, non ti dico altro, tranne che c’è il rischio che crei dipendenza. 

Se col nuovo anno vuoi programmare la tua festa di 30, 40, 50 anni (almeno da marzo in poi) o altri festeggiamenti o il matrimonio per feste, consulenze, eventi, trovi i contatti su questo sito o sui miei canali Facebook e YouTube di  COME FARE FESTA

Ci vediamo nel prossimo video!

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TORRONE SARDO fatto in casa! https://www.comefarefesta.it/far-festa-col-torrone/ Fri, 18 Dec 2020 17:56:08 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=558 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK TORRONE SARDO fatto in casa! Fare un dolce in casa è sempre un bel modo di Fare Festa. Io mi sono cimentato in un dolce tipico natalizio, ma buono tutto l’anno: IL TORRONE. Qui preparo la versione sarda, cioè quello con solo miele e niente zucchero, e le noci. […]

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TORRONE SARDO fatto in casa!

Fare un dolce in casa è sempre un bel modo di Fare Festa.

Io mi sono cimentato in un dolce tipico natalizio, ma buono tutto l’anno: IL TORRONE.

Qui preparo la versione sarda, cioè quello con solo miele e niente zucchero, e le noci.

Vediamo intanto cosa ti serve:   

  • Miele (possibilmente millefiori, e italiano) 500 gr.
  • Noci già SGUSCIATE  per lo stesso peso del miele, quindi in questo caso 500 gr.  (ma puoi usare anche Mandorle o nocciole , pistacchi, arachidi, anacardi,…. insomma frutta secca che ti piace di più.
  • 3 chiare di uovo a temperatura ambiente.
  • Due padelle. Una deve contenere l’altra per la cottura a bagnomaria. 
  • Un mestolo e un  leccapentole.
  • Se li trovi, 2 fogli di  ostie commestibili; altrimenti Carta da forno.

PREPARAZIONE:

  • Versare acqua nella pentola più grossa e metterla sul fuoco.
  • Mettere la frutta secca  (noci, mandorle, pistacchi, nocciole..) su una teglia (meglio se prima metti sul ripiano la carta da forno).  Poi metti in forno già caldo, a 130 gradi,  per circa 10 minuti (controllando). Quando senti il profumo di solito è pronto…ma nel frattempo controlla.

Puoi farlo anche prima della prepazione per evitare distrazioni o problemi (anche se messe calde appena fatte è meglio)

  • Metti a bagnomaria la seconda pentola  e ci versi tutto il miele per renderlo caldo e liquido. 

E intanto gira con cucchiaio … 

  •  Nel frattempo apri le 3 uova, tenendo solo le chiare .

Montarle a neve ferma , fermissima   (provare girando il recipiente)

  • Nel frattempo il miele si è liquefatto e ci puoi aggiungere  a poco a poco le chiare montate girando pian piano per far inglobare e amalgamare il tutto. 

Continua ad aggiungere fino alla fine e lascia cuocere (sempre a bagnomaria e a fiamma non troppo alta) fino a che il composto diventa omogeneo . 

  •  Intanto tira fuori dal forno la frutta secca.
  • Son passati circa 30 o 40 minuti! A questo punto versa tutta la frutta secca nel composto caldo e gira gira gira  finchè non si imbrunisce e comincia a staccarsi dalle pareti.
  • A questo punto versa il composto in uno stampo tipo teglia o contenitore rivestito di ostie (se l’hai trovate o con olio di semi e zucchero a velo, altrimenti metti sul fondo la carta da forno ).    
  • Sopra metti un altro foglio di ostie (o carta forno) e fai pressione per appianare e modellare il tutto alla sagoma.  
  • La parte superiore, se resta scoperta, può essere livellata con una spatola (bagnandola ogni tanto con acqua fredda per non farla attaccare). E sopra guarnita con delle noci o altro tipo di frutta secca.
  • A questo punto lascia freddare a temperatura ambiente e poi in frigo per qualche ora (anche tutta la notte).
    • La cosa migliore sarebbe lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente e dopo in frigo per qualche ora, volendo anche tutta la notte. 
  • Io ho provato anche a congelarlo, tagliandolo prima a pezzettini e devo dire che mantiene una consistenza perfetta e si può mangiare anche appena tolto dal freezer.   

     

    Puoi servirlo a cena per Vigilia, Natale o tutti i giorni dell’anno accompagnato da un buon Mirto o Filu Ferru (visto che è la versione sarda), ma anche un passito, una vernaccia, una grappa, un moscato, un liquore all’anice, un rum , un nocino, uno Strega….insomma, sbizzarrisciti! che è un bel modo alternativo di FARE FESTA! 

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BABBO NATALE o SANTA CLAUS ? https://www.comefarefesta.it/babbo-natale-o-santa-claus-san-nicola-di-bari-lino-banfi-storia-leggenda-icona-natale-barba-bianca-coca-cola-pubblicita/ Fri, 04 Dec 2020 18:55:45 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=545 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK BABBO NATALE o SANTA CLAUS ? Babbo Natale o Santa Claus? Nonno Natale o Père Noel? Nonno Gelo o San Nicola DI BARI?  S. Nicola di Bari?????? E certo, e allora anche Lino Banfi!!  😆😆😆 Scherzi a parte, ma tutti questi nomi corrispondono ad una sola persona (Lino Banfi […]

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BABBO NATALE o SANTA CLAUS ?

Babbo Natale o Santa Claus? Nonno Natale o Père Noel? Nonno Gelo o San Nicola DI BARI? 

S. Nicola di Bari??????

E certo, e allora anche Lino Banfi!!  😆😆😆

Scherzi a parte, ma tutti questi nomi corrispondono ad una sola persona (Lino Banfi a parte) ?

Da dove proviene il personaggio di Babbo Natale? 🎅🏻

Storia o leggenda? E che c’entra BARI?

In questo video ti racconterò perchè in realtà tutti questi nomi sono giusti e riportano allo stesso personaggio, quello più in vista della festa di Natale (sempre dopo Gesù e famiglia), diciamo quello commercialmente più iconografico…, lui: Babbo Natale.

Questo vecchietto dalla barba bianca e cotonata, tutto vestito di rosso, compreso il cappello bordato di pelo bianco, che distribuisce regali ai bambini solitamente la notte della vigilia di Natale…..

AVVISO:

DA QUESTO MOMENTO SI SCONSIGLIA VIVAMENTE LA LETTURA AI BAMBINI, ANCHE QUELLI ACCOMPAGNATI!  

Fatto?

Ok, allora diciamo la verità:

Ma io dico, ma ti sembra normale che una persona di una certa età, con un fisico diversamente atletico, esca in pieno inverno, preferibilmente di notte e con la neve, vestito in modo quantomeno sindacabile, portandosi dietro 8 renne che trainano una slitta e che volano anche ……..????

E vada in giro a consegnare pacchi per tutto il mondo, un po’ come un nonno di Amazon,  assecondando le richieste di tutti ma proprio tutti i bambini , anche i più viziati, che non avrebbero bisogno di lui perchè tanto ci pensa il Papi, utilizzando per la sua impresa degli animali  sfruttati  fino allo stremo e con contratti stagionali privi di tutele,  senza prendere denunce da movimenti animalisti, …. per poi raggiungere i tetti di tutte le case (trovando camini anche nelle case dell’edilizia popolare degli anni 70), per poi entrarci  

-ma non era sovrappeso?- raggiungendo tutti i piani, anche i seminterrati , riuscendo a non farsi mai vedere, evitando accuratamente i pianerottoli e gli ascensori, senza destare mai il minimo sospetto e alla faccia di qualsiasi sistema di allarme, come un Lupin al contrario…

Madddaiiiii !!!

E’ chiaro che BABBO NATALE NON ESISTE!!!

Ma allora questo mito del Babbo Natale con una vita un po’ zingara e un po’ misteriosa, presente in tutte le culture occidentali ma anche in quelle dell’estremo Oriente, da dove viene? 

Nasce da una storia affascinante, divisa tra religione, leggenda e tante culture.

Il Babbo Natale moderno deriva da un personaggio storico: San Nicola, vissuto nel IV secolo, vescovo di Myra (oggi Demre, città situata nella attuale Turchia).

Una delle leggende che lo riguardano narra che regalò una dote di tre sacchi d’oro a tre fanciulle povere perché potessero andare spose invece di prostituirsi.

Questa storia diede a Nicola la fama di generoso portatore di doni, e quindi dal Medioevo si diffuse in Europa l’uso di commemorare questo episodio con lo scambio di regali nel giorno della festa del  Santo (6 dicembre). 

Un altro episodio legato a San Nicola riguarda una truce storia medievale che vede protagonisti tre fanciulli che per colpa di due cattivoni fanno una finaccia, ma lui li riporta in vita e da qui viene considerato anche Protettore dei Bimbi.

Ma proseguendo con le notizie storiche: 

Nel 1087, mentre in tutta Europa il culto di questo Santo cresceva di popolarità, sembra che per alcune motivazioni geopolitiche e commerciali, le Reliquie di san Nicola furono trafugate quasi interamente e trasportate da Myra a Bari, dove per ospitarle fu costruita quella che oggi è la Basilica di san Nicola di Bari. Da allora il Santo diventa protettore della città, come lo è anche di Amsterdam, nonchè santo patrono della Russia! 

Il resto delle Sante Reliquie, rimaste a Myra, furono in seguito traslate dai veneziani nella chiesa di san Nicolò al Lido di Venezia, 

Insomma troviamo San Nicola a fare da collegamento tra varie nazioni. Ma poi come arriviamo a Babbo Natale?   

Il Santo vescovo di Myra, nei secoli, ha sempre mantenuto la sua immagine di vecchio portadoni ma poi ogni popolo lo ha personalizzato. 

Mentre in alcune zone d’Europa il Santo veniva ancora rappresentato con abiti vescovili,  nei Paesi protestanti san Nicola perse l’aspetto legato alla religione ma assunse carattere di figura leggendaria, sempre mantenendo il suo ruolo di benefattore e prese diversi nomi in base alle lingue. 

Ecco l’esempio di Sinterklaas, in olandese, che è una delle fonti della moderna icona natalizia di Babbo Natale.

Abiti simili a quelli di un vescovo ma anche un cavallo bianco con il quale vola sui tetti, e i suoi aiutanti scendono nei comignoli per lasciare i doni.

Ogni anno il 5 dicembre si celebra Festa del Santo con la consegna di regali per poi continuare la mattina del 6 dicembre, 

Questa figura è poi diventata il Nikolaus della Germania ed il Santa Claus dei paesi anglosassoni. 

Pian pano i festeggiamenti si spostarono alla ricorrenza  importante più prossima, cioè il Natale.  

Un ulteriore avvicinamento alla sua odierna immagine, Babbo Natale la deve a Clement Clarke Moore, scrittore americano che nel 1823 in una poesia descrisse Santa Claus come “un elfo rotondetto, con barba bianca, vestiti rossi orlati di pelliccia, alla guida di una slitta trainata da renne piena di sacchi di giocattoli”. 

Questo nuovo Santa Claus ebbe un crescente successo, fino ad arrivare agli anni ‘30 dove la Coca Cola utilizzò questo personaggio per la sua pubblicità natalizia, e lo vestì in bianco e rosso, come la scritta della sua famosa bibita (anche se questa storia è oggettto di diatriba con una grande ditta americana di acque minerali che dice di averne fatto lo stesso uso pubblicitario, ma nel 1915). 

Fatto sta che in un crescendo di popolarità, soprattutto dagli anni ‘50 in poi, si delineò sempre di più l’immagine ormai precisa e condivisa globalmente che abbiamo oggi, dove l’unico aspetto che suscita divisioni è la collocazione della sua casa in base ai paesi:

per gli Stati Uniti è in Alaska, Per il Canada è nei freddi territori a Nord del paese, in Europa si trova a Rovaiemi -in Lapponia-,  mentre i norvegesi dicono sia a Drobak, dove è sito anche il suo Ufficio di smistamento corrispondenza e gli svedesi ne indicano un altro…. 

Ma di certo ormai la sua è una BRAND IDENTITY molto forte, col nome di SANTA CLAUS e, in Italia BABBO NATALE. 

Come vedi la storia reale dalle origini ad oggi non è meno allucinogena e fantasiosa di quella della leggenda.  Diciamo che si fondono insieme.

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Ci vediamo nel prossimo video!

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5 IDEE PER REGALI DI NATALE “ON LINE” https://www.comefarefesta.it/5-idee-per-regali-di-natale-on-line/ Fri, 27 Nov 2020 00:14:57 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=532 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK 5 IDEE PER REGALI DI NATALE “ON LINE” Siamo ormai vicinissimi a Natale e volevo parlare di … REGALI! Certo, sarà un Natale un po’ diverso dal solito; sicuramente dovremo restringere il numero di amici e parenti con cui condividere pranzi, cenoni, tombole ed abbracci: ma un modo per […]

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5 IDEE PER REGALI DI NATALE "ON LINE"

Siamo ormai vicinissimi a Natale e volevo parlare di … REGALI!

Certo, sarà un Natale un po’ diverso dal solito; sicuramente dovremo restringere il numero di amici e parenti con cui condividere pranzi, cenoni, tombole ed abbracci: ma un modo per sentirsi comunque più vicini c’è: fare un regalo!

Quest’anno sarà impensabile affollare negozi e centri commerciali nei giorni a ridosso del Natale per il classico “Last Minute” dei regali natalizi, sgomitando tra tutti quelli che hanno avuto la stessa idea e lo stesso tempismo…

Però un modo comodo per farsi venire qualche idea adatta per fare e farsi regali c’è : lo shopping ON LINE! 

Sì, REGALI acquistati direttamente in rete.  Una soluzione sempre più in uso, attuale e sicura perchè antiassembramento, che fa risparmiare molto tempo, e che se scelta con criterio, può magari contribuire a supportare settori o attività che hanno avuto grossi danni dalla pandemia.   Ecco un po’ di spunti: 


  • ENOGASTRONOMIA (cioè bere e magnà!) 

Un settore dal quale attingere sempre qualche buona idea e in Italia abbiamo proprio l’imbarazzo della scelta.

Quindi potresti andare a cercare in rete qualche produttore (o negozio rivenditore) di eccellenze del territorio, come salumi, formaggi, prodotti da forno, vini e liquori, prodotti della terra o del mare,   ed acquistare  on line qualcosa di tipico da regalare (e da regalarsi). Un prodotto unico o cesti con vari prodotti oppure per le attività che lo prevedono, un buono acquisto presso la struttura o il negozio.

Un suggerimento tra tanti è un’azienda vinicola della Tuscia, che si chiama Tre Botti, che produce ottimi vini (e anche un olio pazzesco), in modo biologico e utilizzando un’economia circolare, quindi rispettosa dell’ambiente.

Azienda Biologica TREBOTTI 👉🏻👉🏻 https://www.trebotti.it/it/ (Facebook/Shop) 👉🏻👉🏻 https://www.facebook.com/search/top?q… 

 

  • ARTE – OPERE DIGITALI :

si può usufruire dell’arte in rete? CERTO! 

Ovvero tutto ciò che è ingegno, tecnica ed espressione nelle varie materie e discipline: musica, fotografia, scrittura, grafica. In attesa che si possa usufruire dell’arte in modo live, potresti ad esempio regalare un corso di musica, con un pacchetto di lezioni on line per uno strumento ( e magari regalare anche lo strumento).

Questo vale anche per i prodotti musicali. Chi produce musica ormai utilizza le piattaforme on-line apposite come Spotify, Amazon, I Tunes o altri canali di distribuzione dove acquistare brani e opere dei giovani artisti. 

Stessa cosa potresti fare con i libri: regalando un e-book di qualche scrittore emergente che non ha altri modi di uscire sul mercato editoriale.

E uguale per i quadri, tramite gli appositi portali d’arte, le gallerie on-line. 

L’arte può essere anche grafica: un esempio è il portale 

 

West in Asia, di una coppia italo-indonesiana, che propone ritratti  digitali da foto: ovvero tu gli mandi la foto di parente, congiunto, amico e quella foto diventa un ritratto digitale eseguito a mano che poi riportano su magliette, quadri, stampe, e gadget. Quindi è un regalo adatto a chiunque, anche al proprio amichetto peloso domestico per riportare la sua  immagine su un bavaglino o un tappetino… si ordina, viene realizzato e poi spedito. 

RITRATTI DIGITALI: 👉🏻👉🏻 https://www.westinasia.com

  • VIAGGI 

Non potendo ancora viaggiare in luoghi esotici, potresti ricreare quelle atmosfere acquistando on line materiale a tema da rivenditori specializzati:

vestiti, oggetti da arredo,  ma anche cucinando piatti delle cucine orientali, sempre apprezzate, come quella indiana, giapponese, indonesiana, thai. 

A tal proposito ti segnalo la pagina LA MIA ASIA dove non solo puoi trovare moltissime informazioni sui paesi del Sud Est asiatico e le sue bellezze, ma anche molte ricette delle cucine di questi paesi. All’interno del sito trovi la sezione dello “shop on line”, dove puoi acquistare direttamente  tutti gli ingredienti speciali che vengono indicati nelle ricette e che son difficili da trovare; sulla pagina li trovi già selezionati ed elencati, oltre a guide su viaggi in quei paesi, e attrezzature tecniche per il viaggio e le riprese….per quando si ricomincerà a viaggiare! 

👉🏻👉🏻 (Ricette, Ingredienti speciali, Guide, Attrezzature per viaggi)

http://www.amazon.it/shop/lamiaasia 👉🏻👉🏻 https://www.lamiaasia.net

 

Ma le idee per regali on line non valgono solo per gli acquirenti. In questo periodo sono uno strumento utilissimo anche per gli esercenti: negozi, le attività, professionisti. 

  • ESERCENTI – PROFESSIONISTI 

Ormai tutte le attività hanno portali o canali social, più o meno sviluppati o funzionali Ma diventano uno strumento importantissimo per comunicazione e promozione. Chi ha attivato il proprio e-commerce, o si appoggia ad altri portali o usa altri strumenti come la Vetrina Facebook e così via… potrebbe sponsorizzare tramite le sue pagine Social l’acquisto di buoni regalo da spendere presso la propria struttura. Questo vale per scarpe, abbigliamento, parrucchieri, articoli di ogni genere, strutture ricettive, ristoranti (anche gourmet o stellati), pizzerie, mercatini dell’usato,  etc….

Un sistema che se ben strutturato, dà il vantaggio al cliente di non doversi recare presso la struttura, di poter girare il buono a terzi, di condividere e pubblicizzare facilmente, e di fare un regalo sfruttabile anche non nell’immediato, quindi in condizioni meno limitanti. 

Resta poi un regalo curioso che possiamo fare anche on line: 

  • LOTTERIA 

un biglietto della Lotteria Italia (ma uno, perchè tanto la fortuna è cieca e accanirsi nella ricerca non è mai un buon metodo, nè un consiglio). Con uno si fa un regalo economico, che può divertire e dare quella opportunità su 50 milioni di vincere un bel montepremi; che però è sempre una speranza, ma in questi periodi, non è di poco conto. 

BIGLIETTO LOTTERIA: 👉🏻👉🏻https://www.lotteria-italia.it 👉🏻👉🏻https://www.lottomatica.it/lotterie/n…

Al di fuori dello shopping on line, resta sempre e comunque il classico giro per negozi, ma potresti anche pensare di supportare l’artigianato home-made, ovvero fatto in casa. Sicuramente tra le tue conoscenze o amicizie c’è chi produce oggetti fatti a mano:  sciarpe, maglioni, mascherine decorate, borse, cuscini, quadri ed altri oggetti, sia come attività che come hobby.  In questo modo potrai far girare un po’ l’economia e premiare la creatività e l’artigianato, anche home-made..

GIOIELLI: 👉🏻👉🏻https://danielaizzidesign.com/collect…

o magari anche sostenere– ASSOCIAZIONI BENEFICHE- ONLUS per malattie o per animali, che  è sempre un grande gesto.

Buoni acquisti!!


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VETRI ROTTI ( 2° episodio) https://www.comefarefesta.it/le-esperienze-peggiori/ Thu, 26 Nov 2020 23:46:43 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=524 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK VETRI ROTTI (2° episodio) Segue dal 1° episodio di VETRI ROTTI  Questo racconto, sempre tra le esperienze peggiori, avviene qualche anno dopo, avevo un altro locale.  Un mio affezionato cliente mi chiese di festeggiare lì il suo compleanno. Lui una persona gentilissima, un medico. Organizzammo una festa dall’aperitivo in […]

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VETRI ROTTI (2° episodio)

Segue dal 1° episodio di VETRI ROTTI 

Questo racconto, sempre tra le esperienze peggiori, avviene qualche anno dopo, avevo un altro locale. 

Un mio affezionato cliente mi chiese di festeggiare lì il suo compleanno.

Lui una persona gentilissima, un medico.

Organizzammo una festa dall’aperitivo in poi; lui volle  l’esclusiva per star tranquillo con il suo gruppo di amici, una ventina al massimo.

Preparai un buffet con molte portate gustose e sfiziose e per sua richiesta, una Sangria che doveva essere la protagonista della serata. Per questa Sangria mi portò direttamente da casa sua, il giorno prima, una splendida Ponchera in cristallo, cioè un grande contenitore tutto decorato, con il suo coperchio, sempre di cristallo. 

Sapevo che i  suoi amici avrebbero bevuto birra, vino e spritz ma lui ci teneva alla Sangria, assolutamente servita lì dentro, fresca, in bellavista.  

La capacità di questo meraviglioso contenitore di cristallo sarà stata di 6 o 7  litri circa. 

Io la mattina della festa ne avevo preparata un po’ di più per un possibile refill. Era nel laboratorio  in una grande boule di plastica dove doveva riposare per insaporirsi prima di travasarla per servirla. 

La sera il dottore arrivò con la moglie, in anticipo sull’inizio e presero un paio di spritz da sorseggiare per iniziare in allegria in attesa degli invitati. Nel frattempo lui mi chiese impaziente della sangria; gli dissi che era venuta buonissima e gliene feci assaggiare un bicchierino. Ne fu entusiasta tanto che all’arrivo degli ospiti cominciò a dire “bevete quello che volete ma tenetevi lo spazio per la Sangria…. Dovete bere la Sangria…. Non avete idea che Sangria…. e che Ponchera che ho portato…. lo abbiamo in famiglia da 50 anni…. non poteva essere riempita in modo migliore”. 

Beh, era arrivato il momento di presentare la sangria ed il suo storico, prezioso, elegante e meraviglioso contenitore. 

Andai nel laboratorio, posai la Ponchera  con attenzione sul banco di lavoro. Dal contenitore di plastica dove era stata preparata, ne travasai più di metà con tutta la sua frutta e i vari ingredienti. Visto che avanzava ancora spazio, decisi di versarne ancora e poi ancora fino a non lasciare praticamente nulla nel contenitore originale, giusto uno striminzito refill di sicurezza con della frutta impregnata di vino. 

Soddisfatto dell’aspetto e della quantità abbondante contenuta, aggiunsi un po’ di ghiaccio e con il mestolo in dotazione della Boule imperiale , anch’esso di vetro, o cristallo, feci un giro per mescolare il tutto. Bellissimo. Altro giro prima di uscire e il mestolo toccò dolcemente la curva interna della Ponchera che inaspettatamente…… esplose in milioni di pezzetti inondando tutto ciò che c’era intorno, compresa la mia inerme persona. 

Mi trovai a bocca aperta, incredulo, afono, imbarazzato, con un rivolo di sangria che scendeva dalla camicia ai pantaloni, impregnando le scarpe e mischiandosi a tutto il resto sul pavimento…..….. non sapevo veramente cosa fare…..

Dopo attimi di smarrimento, interrotti dall’urlo della cameriera in servizio entrata in quel momento nel laboratorio, mi decisi ad andare dal festeggiato. 

Uscii coprendo il davanti con una parannanza da cucina, che però lasciava scoperti i pantaloni dalle ginocchia in giù e le scarpe, completamente intrise di sangria rossa… Lui intercettò il mio avanzare, intuendo dalla mia faccia un problema e mi anticipò venendomi incontro. “Ti è caduta un po’ di sangria? … Vabbè dai, non c’è problema. L’importante è che porti la Ponchera di cristallo, anche se c’è un po’ meno sangria….Non vediamo l’ora…”….

Ca va sans dire che non prese bene l’accaduto, anche se fu veramente un signore. Io d’altra parte cercai di sdebitarmi in tutti i modi, restando comunque molto imbarazzato e dispiaciuto per l’accaduto assolutamente imprevedibile. 

Presi il punto di rottura che neanche tra un milione di tentativi era possibile prendere, ma così fu. E ancora me ne ricordo. 

Cosa ho imparato dalle due storie che ti ho raccontato? Bah, nulla che non potessi già sapere, ma d’altronde la somma degli accadimenti in una vita, va a formare l’esperienza, no? e quindi a migliorare. 

Diciamo che per quanto riguarda il primo racconto ad oggi sicuramente non accetterei alcuni tipi di feste e comportamenti e per questo racconto non prenderei in carico per una festa, un oggetto delicato di proprietà di un cliente, con un valore familiare ed affettivo, ma userei solo attrezzature personali o al massimo da acquistare per l’occasione. 

Guarda gli altri video sulla Playlist : Consigli per Feste ed Eventi

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SAN MARTINO: Cornuti e Vino! https://www.comefarefesta.it/san-martino-cornuti-e-vino/ Sat, 14 Nov 2020 14:37:16 +0000 https://www.comefarefesta.it/?p=493 Rimani aggiornato. Seguimi su: YOUTUBE FACEBOOK SAN MARTINO: Cornuti e Vino! Novembre 2020. In questi periodi di chiusure, Covid, restrizioni, lock down questo sito dovrebbe modificare il suo nome in “COME fare festa”??????  In effetti, oltre che ad essere sempre più difficile riuscire a fare o organizzare una festa per mille ovvi motivi, è anche […]

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SAN MARTINO: Cornuti e Vino!

Novembre 2020.

In questi periodi di chiusure, Covid, restrizioni, lock down questo sito dovrebbe modificare il suo nome in “COME fare festa”?????? 

In effetti, oltre che ad essere sempre più difficile riuscire a fare o organizzare una festa per mille ovvi motivi, è anche difficile avere il mood giusto per programmarla. 

Ma non voglio dilungarmi sul cataclisma che ha travolto il settore dell’intrattenimento perchè lo sappiamo tutti bene. Attendiamo solo che passi per ricominciare a fare quelle cose che sono naturali e che fanno bene allo spirito, alle relazioni e all’economia: come divertirsi e festeggiare gli avvenimenti importanti. 

Ma intanto parliamo di di una festa attuale, di stagione appena passata:  S. Martino…  che si festeggia l’11 novembre. 

Ed è la festa del vino…ma a molti verrà in mente che è anche la FESTA DEI CORNUTI.     

 Comincerei a parlare di quest’ultima andando a capire da dove proviene questa curiosa usanza di festeggiare i traditi? 

Deriva dalla festa dei becchi, cioè  le fiere del bestiame che nel passato, tra gli allevatori ed i contadini, cadevano proprio in questi giorni dell’anno. 

Infatti il ‘becco’ è il maschio della capra, il caprone. 

A questo punto si capisce Il nesso con la festa dei cornuti ……

Ma c’è anche un’altra interpretazione, cioè che durante queste fiere, dove gli uomini erano impegnati a mostrare gli animali e mercanteggiare,  le mogli restavano a casa approfittando quindi della festa per incontri…di ogni tipo. 

C’è poi una interpretazione più popolare del legame della festa con le corna, ovvero il numero 11 (cioè il giorno della festa) che in effetti ricorda proprio due corna. 

Ma tornando alla festa di del vino. 

San Martino è una festa che proviene dal passato, quando in questo periodo si celebrava il termine delle stagione agricola e l’11 novembre era la data solita per il rinnovo dei contratti di affitto dei fondi rustici, dei pascoli e dei boschi. 

Avendo una connotazione così legata alla terra, in molte località di tutta Italia, dal Veneto alla Sicilia, la festa di San Martino è caratterizzata da sagre, fiere, convegni sul vino, spettacoli di canti popolari, degustazioni abbinate a prodotti tipici stagionali, pranzi nelle vigne e dolci tipici. 

Visto il detto che “a San Martino ogni mosto diventa vino ….  possiamo dire che tutto ruota intorno al vino novello , come ci ricorda anche la poesia di Carducci…..  addirittura musicata da Fiorello negli anni 90  (canzone di Fiorello) 

Il vino novello è una tipologia di vino ben specifica, è il primo a essere messo in commercio successivamente alla vendemmia e deve essere consumato entro un certo lasso di tempo, oltre il quale perde le sue caratteristiche. 

Ma per tornare alla ricorrenza della “Festa dei cornuti”, pensa che a  San Valentino in Abruzzo Citeriore, in provincia di Pescara, la sera del 10 novembre viene organizzata la “Processione dei Cornuti” . L’usanza  ha radici pagane e prevede particolari rituali: gli uomini del paese, al calar del sole, sfilano in processione per le vie tra schiamazzi, scherni ed allusioni all’infedeltà coniugale. L’ultimo uomo sposato dell’anno precedente, consegna all’ultimo sposato dell’anno in corso un drappo di stoffa raffigurante 2 corna di bue. 

Moltissimi anni fa si usava lasciare una candela accesa davanti alle abitazioni dei cornuti per poi burlarsene. E a farlo di solito erano proprio coloro che avevano fatto la scappatella con la moglie del “cornuto”.

Per motivi immagino di ordine pubblico, la festa ha avuto un’evoluzione più civile e ad oggi al termine della processione, in tutti i ristoranti si festeggia con il piatto tradizionale della festa: lo spezzatino di San Martino. 

Insomma, questo per dire che Fare Festa è un qualcosa che ci appartiene ancestralmente e che attraversa la nostra storia passata, presente e futura. 

Attendendo tempi più sereni per riniziare, intanto, puoi vedere la poesia intera di Carducci che ti lascio nella descrizione del video (sia su Facebook che su YouTube), come anche  il sito di un’azienda vinicola del territorio, con vini biologici, sostenibili, vegani ed autoctoni, da acquistare anche online. 

https://www.trebotti.it

Fa bene all’economia e bevendoli anche allo spirito.

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